mercoledì 11 settembre 2013

MUSEO DELLA CARTA IN VALLE CARTIERE








Le origini della cartiera
di
Maina Inferiore (Macalè)
diventata ora  sede del

CENTRO DI ECCELLENZA

uno dei MUSEI della carta più importanti d’Italia





      L’antico stabilimento cartario di Maina Inferiore, chiamato anche Macalè, che si trova nella Valle delle Cartiere e dismesso dalla Cartiera Donzelli sin dal lontano 1962 per avere trasferito l’attività nella nuova fabbrica di “Capra” sul promontorio di Toscolano, è ora completamente risorto ed abbellito, pur mantenendo le sue linee strutturali originarie. Ciò è grazie ad un finanziamento che la Regione Lombardia ha concesso al Comune di Toscolano Maderno, nell’ambito dei finanziamenti del cosidetto “Obbiettivo 2” di un contributo di oltre 6 milioni di euro dei quali il 40% è a fondo perduto ed il restante 60% da restituire in venti anni a tasso zero.
         La ristrutturazione fu iniziata il 30 aprile 2005 e, dopo 665 giornate lavorative, il lavoro è terminato. Alla presenza di numerose Autorità, l’inaugurazione è avvenuta il 2 giugno 2007.
Il fabbricato, completamente messo a nuovo, è divenuto la sede del “Centro di eccellenza e incubatoio alla filiera carta-stampa”. Non solo è stata mantenuta l’originaria ciminiera, l’unica rimasta nella valle, ma è stata anche rinforzata per renderla più stabile. Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale ed il responsabile unico del procedimento è l’architetto Anna Brisinello unitamente allo studio Associato  di Sandro Barba, Fausto Usardi e Mauro Salvatori, mentre i lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti dall’Impresa Edil Atellana di Atella (Caserta). Artefice del lavoro di coordinamento è stata l’Arch.Anna Brisinello, archeologa che alla Valle delle Cartiere ha dedicato la sua tesi di laurea, mentre l’attuale Sindaco, Ing. Paolo Elena, è stato il promotore ed il sostenitore di quest’importante iniziativa
Qui è stato inserito il museo della carta che dal settembre 2002 era collocato provvisoriamente nel piccolo stabile dove un tempo c’era la portineria dello stabilimento.
Il Centro è distribuito in cinque corpi di fabbrica ed in 19 locali situati al piano interrato, al piano terra ed al I° piano nei quali sono state installate antiche macchine usate anticamente per la fabbricazione della carta e riattivate, oltre che a preziosi documenti d’importanza storica attinenti all’attività cartaria. Vi è una moderna sala convegni con 90 posti, un locale per assistere ai filmati multimediali ed un ambiente per ristoro dei bambini e un bar ristorante con sei posti letto. Nei vari locali vi sono installazioni multimediali che consentono di addentrarsi nel mondo cartario.
La responsabile scientifica del Centro è la Dott.ssa Lisa Cervigni, archeologa, la quale ha esposto alcuni reperti provenienti dagli scavi archeologici di tre cartiere sepolte nella valle condotti assieme al Prof. Brogiolo, ordinario di Archeologia Medievale presso l’Università di Padova e a diversi suoi studenti negli anni dal 2002 al 2006 nei siti di Gatto, Maina Superiore e Maina di mezzo.        
         Ora è stato dato dal Comune in comodato d’uso alla “Fondazione della Valle delle Cartiere”, costituitasi il 1.3.2007, della quale fanno parte oltre il comune stesso con il 49%, la Cartiera Marchi-Burgo con il 49% e l’Associazione lavoratori anziani della cartiera con il 2%.. Questi ultimi hanno il compito di provvedere alla gestione e alla promozione del Museo.
         Questo edificio si trova sul mappale 1486 che, fino al 1928, data di costituzione del comune di Toscolano Maderno, era in territorio del comune censuario di Maderno ed ha origine molto antiche. La parte di fabbricato che si trova verso la montagna, invece, risale al 1876; un tempo vi era sistemata la caldaia e, accanto, è possibile ammirare la ciminiera, anch’essa ristrutturata, l’unica delle tante esistenti, rimasta in tutta la valle.
         Il ponte in pietra e la portineria risalgono invece a dopo il 1874, anno di realizzazione della tanto agognata strada con gallerie, che da Toscolano porta direttamente nel cuore della valle. La costruzione di questa nuova strada di comunicazione fu dovuta sia alle aumentate necessità di circolazione dei mezzi divenuti quasi tutti a motore, sia all’installazione della nuova macchina continua produttrice di carta che richiedeva la presenza degli operai ventiquattro ore su ventiquattro. Il prodotto ricavato da questa preziosa innovazione, era asciugato contemporaneamente dal vapore prodotto dalle caldaie, abbandonando il vecchio sistema di stendere i fogli di carta in appositi stanzoni, chiamati stenditoi, dove alle finestre erano applicate delle caratteristiche persiane mobili con le quali si poteva regolare il flusso d’aria per meglio asciugare la carta. Non ci dobbiamo dimenticare che per oltre cinque secoli il rifornimento di materie prime alle fabbriche esistenti dentro la valle ed il trasporto del prodotto finito, avveniva esclusivamente su carri trainati da buoi o muli, attraverso impervi sentieri e mulattiere che passavano dalla frazione di Gaino. A questo proposito è bene ricordare che nel 2007 l’Amministrazione Comunale ha predisposto il ripristino di queste vie di collegamento che invito a voler visitare per meglio rendersi conto delle difficoltà che i nostri avi dovevano affrontare.
         Nel 1876 fu costituita la ditta Andrea Maffizzoli, succeduta a Pietro, la quale acquistò anche questa cartiera. Nel 1901 fu ricordato il 25° anniversario di fondazione della ditta (13 marzo 1876 – 13 marzo 1901) con la stampa di una cartolina postale che riproduceva sullo sfondo i nuovi stabilimenti di Maina Superiore, ed in appositi medaglioni, le effigi dei due gerenti, i fratelli Andrea e Giuseppe Maffizzoli.
         Dalle varie notizie pubblicate riguardanti le cartiere poste nella valle, risulta che intorno al 1700 questo opificio (di Maina Inferiore) fu inizialmente di proprietà della famiglia Assandri, originaria di Pulciano, che poi assunse il cognome di Delay e che all’inizio del Cinquecento era  proprietaria anche di alcune ferriere in località Camerate. Da Pulciano i Delay si trasferirono poi a Toscolano nel palazzo Danza, successivamente passato ai Villa. Verso la metà del Seicento i Delay costruirono il bellissimo palazzo al porto di Toscolano, divenuto poi di proprietà Maffizzoli, nel quale il celebre pittore Andrea Celesti dipinse alcuni splendidi quadri. Dalla repubblica Veneta i Delay ottennero il titolo nobiliare di Conti per aver fornito alla flotta veneziana bombe, ancore, corazze e catene, costruite nelle loro ferriere.
         Poi la proprietà della cartiera di Maina Inferiore passò ai madernesi: Veronese nel 1811, Hell nel 1852, e agli Emmer nel 1872. Nei primi anni del 1900 i proprietari furono i Maffizzoli, in seguito i Donzelli ed infine i Marchi di Vicenza.
         Verso la metà dell’Ottocento i Maffizzoli, assieme ai Bianchi, costituirono una società per la gestione di questo stabilimento il quale, nel 1889, era considerato uno dei migliori della provincia dove si produceva anche carta colorata. Tale società fu denominata Bianchi-Maffizzoli. Nel 1868 la direzione di questa fabbrica fu affidata al socio Rocco Bianchi, affiancato dal figlio G. Battista, che divenne in seguito Sindaco di Maderno e la sua abitazione fu prima al Palazzo Bianchi in piazza (ora Hotel Golfo) e poi alla villa del “Serraglio”.
         Si presume che la Società Bianchi-Maffizzoli, durante la sua gestione, avesse preso lo stabile in affitto dagli Emmer. Verso la fine dell’800 questa società ebbe un rovescio economico. I soci coprirono le spese e la società fu sciolta e sostituita dalla “F.lli Maffizzoli di Giuseppe” con atto notarile 15.9.1891. Nel 1906 si associa con Ettore Bianchi, figlio di Rocco e nel 1920 gli affida la gestione dell’Azienda.
         Nel 1905, per iniziativa dei fratelli Maffizzoli e Ettore Bianchi, la ditta Andrea Maffizzoli  che aveva due macchine continue per la fabbricazione della carta negli stabilimenti di Maina Inferiore e Superiore, costituì la Società in accomandita per azioni denominata “Cartiera Maffizzoli Andrea” con lo scopo di costruire nel promontorio di Toscolano, in località Capra, un moderno stabilimento che funzionasse esclusivamente con l’energia elettrica prodotta nella centrale dei Covoli.
         Come è stato in precedenza indicato questa cartiera cessò definitivamente la sua attività nel 1962 e da allora ebbe inizio il suo progressivo degrado

                                                                                 Andrea De Rossi


Cartiera Maina inf, prima della ristrutturazione 




La stessa dopo la ristrutturazione

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