martedì 3 settembre 2013

BONASPETTI GIUSEPPE - POETA DRAMMATURGO


              Figlio di  operai, dopo aver frequentato la terza elementare, entrò come apprendista in una bottega di falegname. In seguito decise di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri, dedicandosi agli studi classici e linguistici nei momenti liberi.
          Fu durante questi momenti che cominciò ad appassionarsi di teatro e, ancora ventenne, scrisse i “Drammi interni” che cercò, inutilmente, di far rappresentare a Torino. Terminato il servizio militare, si congedò come brigadiere, emigrò a Parigi dove venne a contatto con ambienti artistici-letterari  facendosi conoscere per le sue composizioni.
            Ritornato in Italia, entrò nella redazione del quotidiano “La Perseveranza” di Milano e fu tra i primi convinti esaltatori di Gabriele D’Annunzio, tanto che ne divenne suo segretario. Fu il Poeta che lo spronò a togliere finalmente dal cassetto una delle sue tragedie “Nerone” scritta nel 1913, messa in scena a Parma nel 1923 dalla compagnia teatrale di Amedeo Chiaritoni, con notevole successo.
            Le sue opere teatrali più significative sono: “I diritti dell’amore”, “Il Prof.Engel”, “Virginia”, “Figli di Caino”, “Il redivivo” e numerose altre.
            Ritiratosi nella frazione del Bornico di Maderno, continuò gli studi, nonostante un male inesorabile lo avesse colpito. Sei mesi prima di morire aveva terminato una tragedia in quattro atti: “Erode” rappresentata poi dopo la sua morte.

                                                                                                   Andrea De Rossi


Bibliografia.
Enciclopedia Bresciana di Fappani

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